Lo Sparviere eurasiatico (Accipiter nisus)…
“…si tiene nascosto nel folto degli alberi, uscendone solo per scagliarsi sulla vittima, che non ha avuto il tempo di accorgersi della sua presenza…” (tratto da Wikipedia)
L’altro giorno, nel mio Birdgarden, oltre ai soliti ospiti è arrivato anche lui, lo Sparviere eurasiatico… e non sembrava interessato nè ai semi nè alla pozza artificiale…
Quella mattina, vicino alle mangiatoie, gironzolavano una dozzina di Passeri Mattugia, alcune Cince, la Passera Scopaiola e il Pettirosso, tutto regolare fino a quando sentii un grido di allarme. Non era il solito e frequentissimo grido di allarme, infatti è normale che quando arrivano alle mangiatoie i gruppetti di Passeri, almeno uno rimanga di vedetta nei vicini cespugli, ed è normale che ogni tanto, o perchè insospettito dai clik della fotocamera o perchè vede qualcosa di sospetto muoversi o avvicinarsi alle mangiatoie, lanci un grido di allarme, al quale tutti (o quasi) i pennuti nelle vicinanze spiccano il volo e si rifugiano nei vicini cespugli. Questi allarmi sono diventati una routine, ed avvengono ogni 3-4 minuti, tant’è che spesso qualcuno li ignori e rimanga alle mangiatoie dopo essersi acquattato e aver dato un’occhiata ai dintorni.
Questa volta però l’allarme era diverso, un grido 10 volte superiore al solito…. tutti i pennuti si fiondarono nei cespugli schiamazzando anche loro in modo inusuale. Lo strano cinguettare dei passeriformi continuò anche dopo che tutti si erano messi al sicuro, ma non era il solito cinguettio giocoso dei passeri che beccuzzano a terra e si azzuffano tra loro, questa volta sembravano propio inca***ti neri!.
Dopo qualche istante vedo qualcosa atterrare a lato della cisterna vicino al mio Birdgarden, era un uccello che non avevo mai visto prima dal vivo… ma lo riconobbi subito, lo avevo già visto in fotografie su internet e conoscevo le sue abitudini, era il temuto Sparviere eurasiatico, un piccolo rapace diurno che si nutre prevalentemente di uccelli e di piccoli mammiferi.
Lo Sparviere, dopo aver osservato i dintorni per qualche istante con un balzo si spostò sulla parte alta dei cespugli, meno fitta della parte bassa in cui erano nascosti i piccoli passeriformi, che nel frattempo continuavano a schiamazzare contro il predatore nel vano tentativo di farlo allontanare.
Lo Sparviere rimase immobile per alcuni secondi a scrutare tra i cespugli (vedi 1° foto), io, mentre scattavo foto, valutavo la possibilità di uscire dal capanno per allontanare l’intruso… ma pensai che alla mia uscita sicuramente anche i piccoli passeriformi si sarebbero impauriti e si sarebbero allontanati dalla macchia diventando facili prede per lo Sparviere, decisi di rimanere fermo nel mio nascondiglio e altrettanto fecero i piccoli uccelli.
Dopo qualche secondo lo Sparviere uscì dalla macchia e con un’altro salto si posò su di un paletto, allo scoperto e parallelo ai cespugli, e a neanche un paio di metri da me. Il rapace era talmente vicino che non riuscii ad inquadrarlo per intero, avrei potuto ruotare la fotocamera in verticale e inquadrarlo maggiormente ma d’istinto mirai all’occhio e scattai una raffica di foto così come ero, il rapace era talmente preso nell’osservare i movimenti nei cespugli che non si accorse minimamente di me e rimase concentrato sui suoi obiettivi nonostante i numerosi click.
Passò qualche altro secondo, i piccoli pennuti continuavano a vociare a gran forza ma nessuno uscì dalla fitta macchia.
Lo Sparviere spiccò nuovamente il volo andando a posarsi su un albero più lontano, diede un’ultimo sguardo ai cespugli e poi si allontano definitivamente… per fortuna con le zampe vuote.
Gli ospiti della mia oasi rimasero ancora a lungo a borbottare nei cespugli, poi la Cincia Bigia ricominciò a fare la staffetta tra i cespugli e le mangiatoie, seguita poi da tutti gli altri.
Tornai a casa e andai a vedere cosa c’era scritto a proposito dello Sparviere in un libro sul Birdwatching:
“…talvolta nei giardini può capitare di essere spettatori di una delle sue incursioni, quando sorprende passeri e altri piccoli volatili presso le mangiatoie”
questo conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’importanza di avere un una fitta siepe o cespugli nel nostro Birdgarden.
novembre 17 2009 08:18 pm | Racconti
Renzo on 18 nov 2009 at 07:18 #
Ciao bellissimo racconto oltre che le foto ottime e nitidissime.
Mi e’ capitato 2 volte di vederlo e una volta con una cinciarella al piede ma e’ naturale che sia cosi’.
Alessandro Landi on 18 nov 2009 at 20:01 #
grazie Renzo
vioz on 19 nov 2009 at 15:24 #
bellissimo racconto alessandro e grandi scatti, hai assistito a una scena di natura in diretta! Anche a me è capitato un incontro del genere in un posto dove ho una mangiatoia ma le condizioni non erano favorevoli allo scatto
Alessandro Landi on 19 nov 2009 at 19:30 #
Ciao Vioz, grazie anche a te