Orchidee spontanee: La Dactylorhiza romana e il castagneto

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La Dactylorhiza romana è un’orchidea spontanea alta fino a 30 cm, diffusa nel centro-sud Italia, nei castagneti e nei boschi radi tra i 300 e i 1000 metri slm. Fiorisce da aprile a maggio… e i suoi colori possono variare  dal porpora intenso al giallo pallido, tale differenza sembra sia dovuta alla necessita di non farsi identificare troppo velocemente dai bombi inesperti che nonostante la mancanza di nettare provvedono alla loro impollinazione ingannati dall’aspetto visivo dei fiori, inoltre i semi prodotti possono germinare solo se attaccati da alcuni funghi specifici con i quali vive in simbiosi.

L’altro giorno ho finalmente avuto un po’ di tempo libero da dedicare alla  fotografia , avevo notato che i primi fiori primaverili cominciavano a spuntare fuori nel sottobosco vicino al mio birdgarden, un castagneto curato dal proprietario meglio di certi  pseudo giardini di  fama internazionale,  e nel quale avevo già fotografato, negli anni passati, molte altre specie di orchidee spontanee che anche quest’anno sembravano non mancare. Evidentemente era il periodo delle  Dactylorhiza romana, c’era l’imbarazzo della scelta… a decine di spuntavano fuori dal suolo quasi completamente ricoperto da muschio ancora umido per la pioggia caduta il giorno prima, dovevo solo scegliere gli esemplari più belli e meglio ambientati, posizionare e impostare con calma il cavalletto e la fotocamera per
scattare le foto in tutta tranquillità. Il meteo era molto variabile, si alternavano momenti nuvolosi a periodi di sole, cosa abbastanza positiva visto che mi permetteva di fotografare i soggetti  in varie condizioni di luce.

Dactylorhiza romana - 02.jpg

Cominciai a individuare i soggetti più fotogenici immaginando tutte le possibili inquadrature, dopo di che mi distesi a terra per avere una prospettiva migliore. Notai che il contatto con il suolo era inaspettatamente piacevole… inoltre vedevo da distanza ravvicinata una marea di micro insettini che scorrazzavano e svolazzavano freneticamente impegnati nelle loro faccende quotidiane, stranamente non li avevo affatto notati stando in piedi.

Dactylorhiza romana - 03.jpg

Continuai a guardarmi intorno e vidi un Codirosso che scodinzolando mi osserva da un ramo poco lontano, forse quello era il suo territorio e stava controllando quali fossero le mie intenzioni, vari Storni e Merli invece svolazzavano a destra e a manca senza prendermi minimamente   in considerazione… avevano il becco pieno di cibarie e andavano vistosamente di fretta.
Probabilmente  lo stare sdraiato mi rendeva anche poco identificabile, infatti poco lontano da me arrivò un Rigogolo che iniziò a cantare le sue melodie, accompagnato da un piacevole fruscio di sottofondo prodotto dal ruscello vicino e dal vento che faceva oscillare dolcemente le orchidee. Pensai che le sole fotografie non avrebbero reso del tutto
giustizia alla bellezza delle orchidee e del paradiso in cui si trovavano, decisi allora di registrarne anche i  movimenti e i suoni che in quel momento le circondavano…

aprile 28 2010 10:00 pm | Racconti

4 Responses to “Orchidee spontanee: La Dactylorhiza romana e il castagneto”

  1. LaFaina on 30 apr 2010 at 16:27 #

    Ma che spettacolo di posti o foto!!

  2. Alessandro Landi on 30 apr 2010 at 19:15 #

    Grazie Faina :D

  3. Simone on 04 mag 2010 at 15:12 #

    Scusa per il commento sopra Alessandro, mi è scappato il dito…volevo farti i complimenti per le foto, sono rimasto affascinato dalla seconda per luce, sfondo e colori wow…

  4. Alessandro Landi on 04 mag 2010 at 19:18 #

    Ciao Simone, nessun problema…ho cancellato il messaggio errato
    Per le foto pensavo che la seconda potesse piacere meno della prima, grazie per l’utile riscontro ;)

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