Il risveglio dei Rettili

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In questo periodo il calore del sole risveglia e fornisce energia alle numerose forme di vita che hanno passato il periodo inverale in uno stato più o meno profondo di ibernazione…
tra questi vi sono: le numerose specie appartenenti al mondo vegetale, i piccolissimi insetti, i piccoli e grandi mammiferi e, non per ultimi, le numerose specie di rettili.

I rettili, per ragioni bibliche/ancestrali, non sono mai stati particolarmente amati dagli esseri umani, anzi spesso vengono considerati l’origine delle loro sciagure, ma da un punto di vista più logico/razionale la loro presenza è fondamentale sia per l’uomo che l’equilibrio dell’intero ecosistema, ecco alcuni esemplari che ho avuto modo di fotografare recentemente:

- Il Geco Comune (Tarentola mauritanica)

Il Geco è un rettile che può raggiungere la lunghezza di 16 cm coda compresa, ha la testa ovale con occhi grandi e rotondi e con la pupilla verticale. In Italia è presente in tutte le zone costiere ed è in espansione anche nell’entroterra grazie (si fa per dire) ai mutamenti climatici.
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E’ un rettile rapido, veloce, e sopratutto un ottimo arrampicatore. Gli scienziati stanno cercando da tempo di riprodurre artificialmente la sua capacità di aderire ad ogni superficie.
Il Geco è un utilissimo insettivoro e lo si può vedere in azione sopratutto di notte, sui muri delle case, dove i lampioni attirano numerosi insetti che cattura con la sua lingua viscosa (puo catturare fino a 2000 zanzare al giorno).

- La Vipera comune o Aspide (Vipera aspis)
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La Vipera è l’unico rettile in Italia dotato di zanne velenifere anche se il suo morso raramente risulta mortale. La sua fama di “creatura malvagia” ha portato alla nascita di numerose leggende metropolitane piu o meno assurde, tra cui il lancio di Vipere da elicotteri da parte degli ambientalisti.

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In realtà è un rettile estremamente timido, non attacca mai l’uomo se non per difesa (se calpestata o catturata ), il suo veleno è un’arma preziosa per procurarsi il cibo (può mangiare anche 200 topi all’anno) e non può permettersi di sprecarlo rincorrendo e mordendo chiunque gli passi vicino.
Non supera il metro di lunghezza ed è distinguibile dagli altri serpenti per la testa triangolare, la pupilla verticale ed i movimenti lenti, solitamente non fugge alla presenza dell’uomo ma si affida alle proprie capacità mimetiche.

 - Biacco (Hierophis viridiflavus)

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Il Biacco è il serpente più diffuso in Italia, a differenza della Vipera è estremamente veloce ed agile e può raggiungere i 2 metri di lunghezza. Si nutre di piccoli roditori, uova e nidiacei di uccelli, e altri rettili (tra cui anche la Vipera).
Se disturbato dall’uomo preferisce una rapida fuga ma se messo alle strette può assumere una posizione simile a quella del Cobra, sollevandosi dal suolo con il primo quarto del suo corpo e mordendo l’aggressore… anche se il suo morso è innocuo per l’uomo in quanto completamente privo di veleno.

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maggio 11 2014 09:19 pm | Novità

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