ciao,
@ riccola, si osservazione da tenere sempre in considerazione quanto più possibile. Il nido basta già di suo farlo con una buona spiovenza in avanti, il foro di accesso è piuttosto in alto e siamo ok. Se ci sono piante leggermente inclinate tanto meglio, in assenza ci si adatta optando per quelle più diritte possibili evitando di fare impennare il nido troppo.
@ alessandro: con nidi come questo , e non ne ho molti installati se non qualche tronchetto gigante, ho avuto solo lo storno qualche volta e una volta il codirosso ...possono tranquillamente entrarci anche le cincie e passeri, quindi visto che potenzialmente può accontentare tutti dai grandi ai piccini per far si che sia utilizzato dai soli "grandi" direi che può rivelarsi utile installarlo da fine marzo periodo generale d'arrivo migratori.
Se si hanno a disposizione diversi nidi di questo tipo, alcuni potrebbero essere installati anche in inverno per lo storno che in buona percentuale non migra, per upupa e assiolo che arrivano a inizi primavera si installa il secondo round.
Il fatto di installarli appena prima dell'arrivo dei migratori non garantisce nulla di certo certo, ci vuole più culo come si vuol dire che altro

però almeno teoricamente agire così da più possibilità di occupazione da parte di queste specie. (oltre a installarli correttamente)
Non sono espertissimo di upupa e assiolo, ma da diverso tempo sto provando anche con loro e in linea di massima dico:
l'upupa sembra prediligere nidi piuttosto bassi, non oltre 3 mteri da terra. L'habitat prefereziale è senz'altro la campagna e collina non troppo alta a climi temperati, con alberi isolati , filari alberati, vigneti , la presenza in loco di vecchie piante ricche di cavità come ulivi e castagni caratterizza l'ambiente dell'upupa.Gli ambienti diversificati sono ottimi, una monocoltura di mais per esempio no. I metodi agrocolturali presenti in zona possono largamente influire sulla sua minor/maggior presenza, tutto si lega alle risorse alimentari che può trovare e quindi indirettamente si va a parlare di prodotti chimici impiegati, monocolture intensive ecc. Sinceramente fare mille calcoli del genere per mettere un nido per lei è inutile, se l'upupa è presente è già gran segno, se nidifica nel nido ancor meglio anche se vale a dire che forse mancano cavità dove nidificare. Se a stento si riesce a vederla ancor più difficilmente nidificherà ma poco conta con le nostre buone intenzioni.
Ama molto anche la presenza nel terriotorio di ruderi, muri a secco con buchi, case semidisabitate , vecchie stalle o fienili abbandonati ; a tutto questo è legata la sceltà del nido dato che spesso e volentieri nidifica in situazioni artificiali . Perciò anche casette appiccate sui muri van bene, o su pali della luce..
L'assiolo è legato a una formazione boscosa più consistente di una semplice fila alberata per così dire, sceglie boschetti di quercie , ulivi, zone alberate in genere , in collina e pianura con esposizioni soleggiate. Anche vicino a rocce.
Un breve censimento della specie per vedere almeno se può esserci o meno può indirizzare le installazioni, rimango sempre del fatto che vale sempre la pena tentare.
Per entrambe le specie, mettere della segatura sul fondo del nido, è importante più di qualsiasi altra cosa.
ciao