Da molto mi premeva aprire questo argomento, mi scuso in particolare con Alessandro unico che sapeva di questa mia intenzione e che faccio solo ora; spero, nonostante la stagione sia iniziata da un bel pezzo, di potre suscitare l'interesse e perchè no anche le critiche e pareri di molti riguardo quanto sto per scrivere;
Il titolo del post, dice già molte cose; Più o meno tutti qui nel forum abbiamo in giardino o nel bosco qualche casetta nido, chi più chi meno ma non ha importanza..senza problemi, le casette le costruiamo o le compriamo e come a noi sembra più giusto le installiamo rimanendo con la speranza che vengano occupate, almeno in parte.
Come prima puntualizzazione, di carattere tecnico, è da considerare al momento della scelta della casetta da costruire/compare in che maniera noi, possiamo accedere all' interno della struttura senza troppe complicazioni. Non sto parlando di QUANDO poter accedervi, ma di COME e la cosa non è poi così scontata come sembra. Do per scontato che un nido NON può non venire mai più controllato internamente, quindi non più ripulito e disinfettato.
1) Alcune casette nido hanno l'apertura frontale, ovvero la facciata per così dire, del nido, che si solleva a mo' di ribaltina, o adirittura che si può sfilare completamente.Il tutto senza bisogno di svitare viti, o schiodare chiodi ma semplicemente allentando o girando manualmente appositi gancetti. Senza fare nomi di case costrutttrici che non mi sembra corretto e a poco serve, molti modelli sia in cemento speciale che in legno sono costruiti proprio seguendo queste modalità.
2) Altre casette, hanno come apertura il tetto stesso. Il nido perciò, viene aperto nella parte superiore, grazie a una cerniera metallica che permette solo 2 movimenti del tetto, o alzato o abbassato. Quando è chiuso, si può adottare un gancetto metallico per impedire la sua apertura accidentale da parte di qualche animale o voluta da parte di qualche persona curiosa o malintenzionata. (tutto questo si sa già cmq)
Questa breve distinzione, per esprimere qualche parere personale a riguardo:
-Nel primo tipo di casette, potrebbe insoregere qualche problemino proprio a causa dei sistemi di apertura, che a nostra insaputa possono avantaggiare certe spiacevoli vicende; Durante la pulizia della casetta nei mesi autunno-invernali, ci si potrebbe imbattere in qualche ghiro, o talvolta anche difronte a insetti piuttosto "pericolosi" come i calabroni o vespe che stanno terminando la loro colonia all'interno . Un apertura frontale, mette direttamente la nostra faccia e mano a contatto con questi animaletti, la loro possibile fuoriuscita dal nido è sicuramente più immediata e diretta.
Il vero problema forse sta quando ci sono gli uccelli nidificanti. In caso di nostra ispezione al nido durante lo svezzamento dei pulli per esempio, si potrebbe scatenare in loro una reazione a catena dovuta alla nostra presenza sopratttutto e farli uscire prematuramente, facilitati pertanto dall'ampia apertura che si presenta proprio difronte alle loro testoline. (questo può accadere facilmente con pulli pronti all'involo). Caso analogo, anche l'adulto può avere una reazione simile ai pulli nel caso lo trovassimo in cova o al al nido...alcuni soggetti sono più sensibili di altri, anche se in linea generale non vi sono reazioni di fuga immediata....però anche qui, vale lo stesso discorso di apertura molto ampia e diretta che facilita senza dubbio una possibile fuga da parte degli uccelli. In casi estremi, se la nidiata per motivi casuali è posta molto vicino internamente alla parete frontale del nido, aprendo potrebbe verificarsi la caduta di qualche pullo. O nel caso di uova deposte su fondo nudo (come per il torcicollo) il rotolamento delle stesse e la caduta a terra.
-Nel secondo caso, un apertura che avviene nella parte superiore interferisce sicuramente meno con possibili animali presenti all'interno e con gli uccelli. Questo, perchè chi si trova dentro al nido al momento della nostra visita, attorno ha praticamente tutto chiuso, grazie alle 4 pareti del nido. Sopra ha la nostra enorme testa, che da un effetto di ostacolo e lo induce a rimanere senza possibilità di fuga dentro la casetta. Per calabroni e vespe la situazione rimane sempre un po' complicata, essendo più piccoli e agili fuoriescono senza troppi problemi, anzi magari anche volutamente per pungerci.
Gli uccelli, soprattutto i pulli hanno gran difficoltà a uscire prematuramente, infatti dovrebbero darsi la spinta per arrivare fin sopra (riescono volendo) ma l'isitinto li porta a rimanere immobili dove sono. Lo stesso per gli adulti, è difficilissimo che balzino fuori dalla casetta, anzi si acquattano ancor più per proteggere la covata.
Riprendendo il caso calabroni o vespe, in caso di loro presenza la chisura del tetto è immediata in caso di agitazione, senza bisogno di far combaciare incastri e quindi di perdere tempo prezioso per la nostra sicurezza.
Proseguo, più nel dettaglio appena posso.
Ciao