Parus ha scritto:Ciao,
non pensavo davvero che si soffermasse sul foro a cantare Per motivi di tempo, e velocità nel monitorare i nidi che ho, spesso mi perdo questi momenti che rispecchiano la loro vita quotidiana....perdendomi in diretta tutte le loro curiosità. In fondo essere fotografi come te, (quindi con una grande dedizione e professionalità) è il massimo per capire bene i comportamenti delle varie specie.
Parus ha scritto:Tornando ai nostri amici, si 6 coppie sono parecchie....comunque sono piuttosto ben proporzionate in relazione alla quantità di casette che ho sparse in giro nei diversi ambienti.(circa una 50ina poco meno) Verrebbe da pensare che 6 casette occupate da torcicolli, in confronto a 50 nidi sono pochette, ma tieni conto che la maggior parte dei nidi sono installati in ambiente boschivo, dove il torcicollo di rado nidifica. Infatti, le 6 coppie, hanno occupato tronchetti posizionati in zone al margine dei boschi o adirittura in piena campagna, o radure di collina. Le sei coppie come hai detotto anche tu, tra loro sono anche molto distanti, alcune tra di loro, distano in media 25 km. Perciò installando nidi anche a kilometri di distanza, ce sempre occupazione, anzi hai più possibilità che nidificano.
Mi è capitato però, che in una stessa area, (oggetto di studio da parte mia coi nidi artif) 2 coppie di torcicolli nidificano, ora, a distanza di 100 mt l'una dall'altra. Perciò la territorialità della specie è tutta da rivedere, dipenderà da mille fattori...
Altro caso clamoroso, sempre quest'anno in un altra zona di studio, dove torcicollo, picchio muratore e codirosso nidificavano contemporaneamente ogniuno nel suo tronchetto, a distanza di 20 mt l'uno dall'altro. Specie tutte piuttosto territoriali, eppure coabitavano in area grande come metà campo da calcio.
Parus ha scritto:Per quanto riguarda l'ultima domanda ti dico subito.Il ragionamento è più che giusto, però venendo a prendere confidenza con le specie che utilizzano i nidi, impari anche a capire come si comportano nei tuoi confronti. In genere il torcicollo è una specie sensibile al disturbo, (questo è quello che scrivono sui libri giustamente, ed è per scoraggiare le persone curiose che prive di capacità in materia farebbero per il 99% casino compromettendo seriamente la covata). Però se uno opera con le dovute maniere, monitora i nidi ad intervalli di tempo prestabiliti, non succede nulla.La cova è sicuramente il periodo più delicato, ma solo aprendo il nido si riece a vedere la situazione dentro....se è possibile fotografare o meglio lasciar stare.Poi come ti dico, le foto sono solo documentative, però molto utili per vedere i vari stadi della covata.
Su quasi tutti i nidi per torcicollo la prima volta che li ho ispezionati, beccavo entrambi gli individui dentro, probabilemente in momenti di intimità e quindi molto delicati.In tali casi non tiro nemmeno fuori la macchinetta.Faccio 2 conti poi di quando posso tornare, per dare meno disturbo possibile. La femmina in cova della foto, era già in cova avanzata, l'abbandono è certo nel caso in cui vai dentro con le mani per prenderla, o apri il nido bruscamente da farla scappare via..
Nel caso del torcicollo poi, una volta nati i piccoli, i genitori sono sempre fuori alla ricerca di cibo, quindi puoi osservare i piccoli con una giusta calma.
Parus ha scritto: Le specie ormai le più comuni le hai avute pure tu tutte, adirittura il picchio muratore che non è facile averlo sempre. Il torcicollo si fa 2 covate (leggo anche 3 ma dipende) e eventuale rimpiazzo. Però da quanto ne so io, non utilizza lo stesso nido anche per la seconda covata, perchè i pulli lasciano all'interno del nido una sporcizia tale, da non riuscire quasi a respirare....i sacchi fecali dei piccoli credo (da quello che ho dedotto) vengono regolarmente asportati dal nido fino ad un certo stadio di vita, poi il guano lo fanno li sul nido e non viene asportato quindi immagina che "lettiera" si forma In una stessa zona quindi magari se co sono 2 - 3 casette con foro da 40 mm meglio...così può sfruttarle entrambe.
Parus ha scritto:Mi parli della cincia....come ben hai detto la confidenza con l'uomo all'apertura del nido è praticamente massima, anche qui poi la confidenza varia da individuo a individuo ,poi certe cincie sono molto aggressive (soprattute le Cinciallegre) altre come le Cinciarelle sembrano essere più timide..ma questo non determina mai l'abbandono (ci saranno casi eccezionali ovvio). Leggevo invece (ma non so se da fonti attendibili) che ispezionando una casetta nido per esempio nell'anno 2009, seguendo per esempio 2 covate di cincia, l'anno dopo, nel 2010 la stessa coppia non nidifica + nello stesso nido perchè "a lungo termine" disturbata da me in questo esempio. Per accertare ciò bisognerebbe inanellare la coppia con anellli colorati, e farlo su più coppie (dato che la mortalità è alta), così si vede....
lasciando a parte questo, che è tutto da provare, i pulli muoiono per svariati motivi.Come hai pensato, anche un genitore morto per diverse cause può compromettere la covata, dato che l'intero svezzamento sarebbe così scaricato sul genitore rimasto in vita che non sempre con 6-8 pulli ce la fa a tirare avanti . Anche un semplice Calabrone, entrando del nido perchè attratto dai fori, può fare abbandonare la covata dai genitori, perchè questi hanno "paura" di entrare, causa intruso.I calabroni poi sono piuttosto tranquilli, e si mettono all'interno delle casette per rosicchiare il legno che usano per farsi il nido....cioè ai piccoli non fanno nulla...ecco la sola presenza di questi nei nidi può comportare l'abbandono.
Le formiche possono attaccare i piccoli, e dilanialrli, però avresti visto se ci fossero state formiche. La morte così da un giorno all'altro, anche se dipende dallo stadio fisiologico dei piccoli, non dovrebbe essere causata per mancata alimentazione di sole 24 h.....da un giorno all'altro muoiono per me più per freddo che di fame. Altro caso che mi viene in mente è cibo avvelenato da pesticidi, o comunque fitofarmaci sparsi in agricoltura. Anche qualche decina di larve sporche di pesticida e usate per l'imbecco possono aver causato una morte così veloce....
Quindi come vedi, le cause sono molte e altre ancora, bisognerebbe fare una diagnosi completa del nido e di eventuali tracce.
Ti saluto buona serata
Flavio
Parus ha scritto:leggo ora le prime righe dell' ultima tua riflessione....quest'attività (che è puro hobby per ora) di monitoraggio dei nidi, l'ho perfezionata da autodidatta, le prime volte ovviamente non sapevo che fare, se aprire o no i nidi, ma poi solo, diciamo con l'abitudine e passione, ci prendi sempre più confidenza.Ovviamente il monitoraggio, va fatto con qualcosa in più della semplice curiosità che avrebbero tutti per vedere cosa c'è dentro, cioè con la consapevolezza totale di ciò che si fa....quindi non solo dire che bello che bello, e chi se ne frega se era una covata di upupa o cincia quella che si osservava.Penso mi abbi capito.
L'abbandono delle covate, come nel tuo caso della Cinciallegra, non devono essere subito imputate a se stessi...certo ti fai un "esame di coscienza" provi a capire le cause, ma poi scopri che ci possono essere altri 100 motivi per l'abbandono ben più gravi.
Dipende poi dalla specie ecc....però se cominci a prenderci manulità coi monitoraggi, dopo sai come destrarti senza compromettere alcuna covata. E dipende anche qui dall'nteresse che ha una persona. negli altri forum per dirti gli utenti non riescono a concepire che io apra i nidi....ma proprio non lo accettano, considerando ciò che faccio come un' opera di squilibrio naturale e di sconvolgimento irrimediabile dicendo che non sono in ggrado solo perchè quando ho detto l'età che ho, tutti mi hanno ritenuto "un ragazzo con la testa calda"....paroloni assurdi E queste sono parole da gente, che guarda le cose senza un vero interesse profondo dentro se stessi, quindi ogni cosa che secondo loro non va, non va punto e basta.Però se fossi inanellatore di uccelli, con tanto di licenza, secondo loro potrei senza problemi inanellare i pulli dentro le casette..allora come la mettiamo? centra solo il titolo, il grado, la licenza di una persona per fare ste robe? o magari si dovrebbe guardare come una persona opera, anche se sprovvista di particolari permessi, che sono infine solo burocrazia (in questo caso).
Neppure spiegando come opero, c'erano versi di comprensione e ragionamento.
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