Ho sintetizzato le seguenti note pensando ai nuovi adepti di questa appassionante attività che possono così trovare in poche righe utili consigli di base.
Ho ricavato la maggior parte delle informazioni dall’introduzione del catalogo della SCHWEGLER, azienda tedesca che produce prodotti per la conservazione degli uccelli e della natura.
Esse sono ricavate dalla esperienza pratica ma ovviamente intendono solo dare dei consigli generali, essendo molto importante anche valutare i singoli habitat e gli uccelli che li frequentano. E’ bene farsi prima un piano di lavoro (ad esempio sulla base delle specie di uccelli che si possono trovare, o su quelli che richiedono una certa protezione considerando l’habitat circostante) basandosi sull’esperienza pratica avuta nell’area (ad esempio che tipo di cassetta ha avuto maggior successo in passato). La natura presenta spesso effetti a sorpresa ed interessanti cambiamenti e quindi è consigliabile controllare le nidificazioni di volta in volta ed effettuare eventuali miglioramenti che si rendessero necessari.
Installazione di cassette nido per piccoli uccelli
Normalmente si deve disporre di due differenti misure dei fori di entrata:
· Ø 32mm è la misura “universale”, permette l’ingresso alla maggior parte delle specie di piccoli uccelli.
· Ø 26 mm permette l’ingresso solo alle cincie (cinciarella, bigia, mora, col ciuffo) mentre le specie più grandi come cinciallegra o i passeri non riescono ad entrare.
· Misure speciali, es. Ø 45 mm per specie particolari più grandi come lo storno. Tuttavia in caso di necessità possono essere occupate anche dalle specie più piccole.
Negli spazi verdi recintati, nei boschetti, nei giardini le cassette possono essere collocate ad altezza uomo (1,50 - 2 m) in modo da poterle facilmente controllare e pulire. Nelle aree coltivate è consigliabile collocarle più in alto per ridurre il disturbo provocato dalle attività umane. In tali aree di solito le cassette nido vengono appese ad una altezza tra i 2,80 e 3,50 m in modo che possano essere raggiunte con una scala a pioli.
Non è necessario mettere all’interno alcun materiale in quanto i piccoli uccelli amano farsi da soli il nido ogni volta.
Numero di cassette nido per ettaro e loro distribuzione
Il numero delle cassette dipende sempre dal tipo di habitat. Se il luogo di nidificazione è limitato ad un giardino, si può appendere una cassetta per ogni albero. Non esiste una distanza minima tra le cassette: due coppie di cincie possono nidificare in due cassette vicine sullo stesso albero senza problemi. Questo perché gli uccelli regolano i loro spazi basandosi sul periodo dell’anno e sulla disponibilità di cibo.
Nei boschi, secondo l’età e il tipo di alberi e la disponibilità minima di cibo, si possono collocare da 1 a 40 cassette nido (= 100 x 100 m).
Se non si hanno dati di rilievi precedenti, si possono distribuire le cassette di varia misura con questo criterio:
60% cassette con foro di entrata di 32 mm o ovale
20% cassette con foro di entrata di 26 o 27 mm
20% cassette particolari per rampichino o altri uccelli che nidificano in cavità.
Non ci si deve aspettare che tutte le cassette siano occupate per la nidificazione: molte di esse possono essere usate come ricovero notturno o come deposito per il cibo.
Quando il 60-70% delle cassette viene occupato si già raggiunto il risultato ideale.
Accorgimenti da usare nella collocazione delle cassette nido
Orientamento: il foro di entrata dovrebbe essere rivolto a sud est. Tuttavia, se protetto dal vento, l’orientamento non è un fattore vincolante.
Pulizia: a partire da metà settembre si può iniziare a pulire i vecchi nidi. E’ sufficiente la loro rimozione senza l’uso di prodotti chimici. Solo se la cassetta è particolarmente sporca o infestata da parassiti è bene procedere con spazzola ed acqua con l’eventuale aiuto di un detergente biodegradabile.
Modalità di fissaggio: Per fissare le cassette agli alberi sarebbe bene usare speciali chiodi di alluminio. Contrariamente a quelli di ferro, questi non feriscono l’albero e soprattutto non costituiscono un pericolo per le lame delle seghe e motoseghe quando il legno verrà lavorato.
La superficie liscia e non attaccata dalla ruggine ne permette la rimozione anche dopo anni lasciando solo un piccolo foro nel tronco. Le cassette possono essere sganciate e riappese ogni volta senza dover rimuovere il chiodo.
Occupanti indesiderati: talvolta le cassette possono essere occupate da ospiti non desiderati come bombi, vespe, api selvatiche, calabroni, ghiri o altri roditori. Richiamando l’attenzione ad aprire i nidi con la massima prudenza per evitare pericolose punture, ricordiamo che anche questi animali hanno bisogno di protezione e pertanto è bene lasciare la cassetta a loro disposizione senza disturbarli.
Poiché nei nostri climi è frequente l’occupazione delle cassette nido da parte di colonie di imenotteri è opportuno richiamare l’attenzione sulla pericolosità di questo evento: subire un attacco al volto, magari in posizione instabile in cima ad una scala, da parte anche di pochi esemplari può avere conseguenze anche tragiche. E’ quindi bene accertarsi preventivamente a distanza della loro eventuale presenza e comunque aprire le cassette quando le temperature sono basse e gli insetti intorpiditi.
Cassette nuove: è bene collocarle in autunno per fornire riparo notturno agli uccelli durante i mesi invernali. La protezione dal vento e dal freddo nei mesi invernali è talvolta un fattore più importante del cibo per la loro sopravvivenza.