Storia di una Fotografia : Il Rigogolo ( Oriolus oriolus )

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Era una serena giornata estiva e stavo fotografando fiori e insetti in un prato incolto, circondato da boschi di castagni e pioppi, quando improvvisamente la mia attenzione venne rapita da due uccelli che si rincorrevano tra gli alberi vicini, lasciai perdere i fiori e cercai di scattare qualche foto agli uccelli, ma riuscii ad avvicinarmi solo quanto basta ad ottenere pessime foto ma comunque utili per l’identificazione dei soggetti, vidi che avevano un insolito piumaggio giallo e nero e non avendo mai visto niente del genere tornato a casa, dopo aver consultato dei libri scoprii che si trattava di 2 Rigogoli, un soggetto poco comune e molto ricercato tra i fotografi naturalisti e gli appassionati di birdwatching.

Il week-end successivo decisi di tornare nel luogo del primo avvistamento e dopo un pò li rividi, ne contai almeno 6, però di avvicinarli neanche a parlarne, notai però un paio di punti strategici che sembravano piacergli molto: il primo erano alcuni rami secchi in cima ad un albero molto grande, a circa 30 metri da terra, una distanza proibitiva per il mio obiettivo Canon 70-300 IS, il secondo punto strategico era un ciliegio selvatico lungo un sentiero nel bosco, dove da lontano vidi che era frequentato oltre ai rigogoli anche da Merli, Storni e molti altri uccelli, decisi allora che il Week-end successivo mi sarei appostato lungo il sentiero sotto il ciliegio ed ordinai per l’occasione una rete mimetica di tipo militare.

La rete mimetica arrivò velocemente e il week-end successivo mi alzai presto, mi avvicinai con passo felpato al ciliegio e mi appostai vicino ad un cespuglio da dove speravo di fotografare i Rigogoli, ma purtroppo il mascheramento sembrò non funzionare, quella mattina nessun pennuto venne a fare colazione al ciliegio e solo dopo un’ora di inutile appostamento vidi qualcosa che si avvicina….
era un signore che sembra vagare nel bosco alla ricerca di qualcosa, con aria prudente e circospetta si avvicinava al ciliegio dove ero appostato io, nel frattempo mi chiedevo se era meglio uscire allo scoperto per evitare di spaventarlo o se era meglio rimanere nascosti e aspettare che passasse oltre.

Vista la poca efficacia dimostrata della rete mimetica fino a quel momento decisi di uscire allo scoperto e salutare l’uomo che si stava avvicinando, quando mi vide si fermò a fare due chiacchiere e mi raccontò che nel vicino borghetto di case tutti erano in allarme…. una signora tutta agitata e confusa era arruivata al paese gridando di aver visto una strana creatura con la pelliccia verde che si aggirava nel bosco.

Io inizialmente risposi di non aver visto niente del genere, poi venni assalito da un atroce dubbio, mostrai al signore la probabile causa dell’equivoco: la rete mimetica!, gli raccontai che stavo facendo fotografie agli uccelli e che forse la signora aveva visto me…. ma che io non avevo visto lei altrimenti mi sarei fatto riconoscere… l’uomo cominciò a ridere e a scuotere la testa… poi dopo aver scambiato qualche battuta sull’accaduto mi disse di continuare pure e che avrebbe riferito lui il malinteso agli abitanti del paesello

Ripresi inutilmente l’appostamento per un’altra mezz’ora dopo di che decisi di lasciare perdere e di rientrare alla base.
Rientrando al paesino incontrai due anziani amici che conoscendomi mi chiesero come sempre se quella mattina avevo fotografato qualcosa di interessante, ma questa volta avevano uno sguardo insolito… capii che sapevano già tutto e quindi raccontai con indifferenza che non ero riuscito a fotografare niente ma in compenso probabilmente avevo spaventato a morte una signora che stava passeggiando nel bosco .

Alla mia confessione i due esplosero in fragorose risate e singhiozzando mi raccontarono di come quella signora fosse arrivata in paese alla velocità di un missile, urlando tutta agitata di aver visto un enorme animale con la pelliccia verde e gli occhi iniettati di sangue aggirarsi con fare minaccioso nel bosco vicino, sembravano quasi rammaricarsi di non aver avuto loro la geniale idea e quasi rimproverandomi dissero che loro al mio posto l’avrebbero rincorsa per tutto il bosco sbraitando e facendo versi strani…., io nel frattempo cercavo di giustificarmi dicendo di non averla neppure vista… altrimenti avrei fatto le stesse cose anche io :D .

Nonostante la “Missione Rigogolo” fosse miseramente fallita me ne stavo tornando a casa con un’aria tutt’altro che delusa , quando improvvisamente sentii una vocina: “Alessandroooo!… Alessandroooo!.. i rami secchi del grande alberoooo”, mi fermai e mi guardai intorno ma non vedi nessuno, quindi ripresi il cammino verso casa, ma la vocina si rifece viva: “Alessandrooooo!…i rami secchi del grande alberoooo!… “

Dopo aver riflettuto un pò su cosa volesse dirmi la misteriosa vocina ebbi un flashback!, mi ritornò in mente che oltre al ciliegio avevo individuato un altro posto strategico che sembrava piacere particolarmente ai Rigogoli, si trattava di alcuni rami secchi di un grande albero che però, per quanto ricordassi, erano ad oltre 30 metri di altezza e avevo scartato quel posto propio perché la distanza non mi avrebbe permesso di fare fotografie decenti con il mio Canon 70-300 IS , decisi comunque di tornare indietro e fare un’ulteriore sopralluogo.

Arrivato sul posto ebbi la conferma, i rami erano ad oltre 30 metri di altezza… comunque una distanza proibitiva, ma la vocina insisteva: “… devi appostarti sotto il grande alberooo..”, decisi allora che il fine settimana successivo mi sarei appostato sotto il “grande albero”, questa volta però niente rete mimetica , mi misi a costruire un capanno con rami, foglie e quant’altro si trovava sul posto, lo costruii sotto un alberello circondato da cespugli propio sotto ai “rami secchi del grande albero”

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Il week-end successivo mi alzai alle 4:30 AM e armato di attrezzatura fotografica arrivai poco dopo al capanno, il quale a dispetto di ogni previsione era ancora in piedi, vi entrai, richiusi l’ingresso, sistemai la feritoia rivolta verso i probabili posatoi dei Rigogoli, e mi misi comodo sullo sgabello ad aspettare che sorgesse il sole.

Fuori era quasi buio e i Rigogoli ancora non si vedevano, tutto taceva, si sentiva solo fischiettare qualche Fringuello, quando improvvisamente sentii un rumore strano…. qualcuno o qualcosa si stava avvicinando al mio nascondiglio strusciando nell’erba alta e respirando affannosamente, preoccupato cercai di scoprire di cosa si trattasse ma tra la poca luce e la fitta vegetazione non vidi niente, intanto i sinistri rumori continuavano ad avvicinarsi e io nascosto nel mio poco sicuro rifugio cominciai a domandarmi se la creatura mostruosa avvistata la settimana prima fossi veramente io o se esistesse realmente un’ abominevole creatura del bosco e che ora fosse propio lì fuori e che stesse braccando propio me.

Purtroppo o per fortuna le risposte a queste domande non l’avremo mai, i misteriosi rumori come erano arrivati scomparvero improvvisamente e io rimasi accovacciato nel mio nascondiglio ad aspettare che si facesse giorno e che arrivassero i Rigogoli.

Stranamente nonostante l’ora fui abbastanza lucido da rendermi conto che le condizioni di luce (soggetti scuri su sfondo chiaro) richiedevano una sovraesposizione di 1 stop, ma non fui abbastanza lucido da farlo correttamente e purtroppo invece di sovraesporre sottoesposi uno stop .

Dopo mezz’ora la luce aumentò ed arrivò il primo Rigogolo!, si posò su i rami secchi come previsto e si mise a scrutare il suo territorio, fortunatamente non si accorse di me e iniziò a farsi le pulizie mattutine, cominciò a stirarsi le ali, lisciarsi le penne, a pulirsi il becco strofinandolo sui rami ecc., e poco dopo ne arrivarono altri e cominciarono a fare altrettanto, ne contai almeno 6, probabilmente due adulti e i loro piccoli, nel frattempo arrivò anche un Picchio Rosso, anche lui non si accorse di niente e cominciò a martellare i rami secchi in cerca di tarme.

 

picchio-rosso-rigogolo.jpg

Rimasi molto sorpreso e spiazzato da tutto il “ben di Dio” a cui stavo assistendo, quindi cominciai a scattare raffiche di foto a caso… un pò ai Rigogoli e un pò al Picchio Rosso, ma solo dopo un centinaio di scatti mi venne in mente di controllare il risultato sullo schermo lcd della fotocamera, in quel momento ebbi l’amara sorpresa, le foto erano sottoesposte di almeno 2 stop, praticamente nere, quindi meglio tardi che mai provvedetti a correggere l’esposizione e ad alzare gli ISO a 1600, mentre facevo questo mi consolavo dicendo che in ogni caso non avevo perso grandi opportunità, le fotografie non sarebbero venute comunque eccezionali visto l’eccessiva distanza dai soggetti.

Dopo aver sistemato le impostazioni della fotocamera inquadrai nuovamente i rami, ma per il Picchio Rosso era troppo tardi, non c’era più, per fortuna i Rigogoli c’erano ancora e dopo aver finito le pulizie cominciarono a giocare e rincorrersi allegramente tra i rami, io dal mio nascondiglio potevo assistere a incredibili acrobazie e inseguimenti aerei dei giovani Rigogoli mentre gli adulti rimasero sui rami secchi ad intonare le loro melodiose strofe, poi anche altri uccelli, Merli, Storni ecc., si unirono ai giochi aerei dei Rigogoli e io rimasi ipnotizzato dallo spettacolo a cui stavo assistendo, non capivo se stavo sognando o se ero stato catapultato in una realtà separata, dove potevo assistere a scene bellissime e incredibili , e anche se continuavo a scattare fotografie poco mi importava se non sarei riuscito a portare a casa scatti ravvicinati dei soggetti, ero felicissimo delle fantastiche visioni alle quali stavo assistendo.

rigogoli-2.jpg

storno-rigogolo.jpg

Dopo un pò accadde qualcosa che oltrepassava ogni mia più ottimistica speranza , forse a causa dei continui “click” della fotocamera o forse perché non riuscivo a stare perfettamente immobile nel nascondiglio i Rigogoli sembrarono intuire che c’era qualcosa di strano tra i cespugli, ma incredibilmente, invece di scappare si incuriosirono e cominciarono a scendere nei rami più bassi per capire di cosa si trattava.

Incredulo cercai di non perdere la calma e rimanendo il più immobile possibile riuscii finalmente a fare qualche scatto ravvicinato ai temerari Rigogoli che si erano avvicinati, uno di loro addirittura si posò sui rami dell’alberello sotto al quale avevo costruito il capanno, a poco più di un metro dalla mia testa, in questo caso decisi di non fare movimenti bruschi per inquadrarlo, sarebbe stato inutile visto che tra noi c’erano una grande quantità di rami e foglie, così per un pò di tempo rimanemmo in silenzio a scrutarci da vicino e sapendo che di lì a poco il mio nuovo amico sarebbe dovuto partire per un lungo e pericoloso viaggio verso continenti lontani, gli augurai ogni bene possibile… e la speranza di poterci rivedere anche la primavera successiva.

rigogolo-1.jpg

marzo 25 2008 09:01 pm | Racconti

25 Responses to “Storia di una Fotografia : Il Rigogolo ( Oriolus oriolus )”

  1. Marco on 26 mar 2008 at 20:47 #

    Ciao , complimenti per il sito , ottime foto.
    Bellissimo e simpaticissimo il racconto di una specie rara.
    Marco Cerruti

  2. Francesco Sestili on 26 mar 2008 at 21:27 #

    piacevolissimo racconto

  3. Alessandro Landi on 26 mar 2008 at 23:11 #

    Marco, Francesco, grazie mille per la visita, mi fà piacere che il racconto vi sia piaciuto

  4. Vioz on 27 mar 2008 at 14:07 #

    La storia è simpaticissima e la “cattura” da invidia. Ma quel che mi è piaciuto di più è stata la determinazione per portare a casa questi scatti, e alla fine il risultato è ottimo

    marco

  5. Alessandro Landi on 27 mar 2008 at 21:43 #

    Grazie Marco per aver letto ed apprezzato il racconto

  6. michela on 20 giu 2008 at 21:46 #

    ciao!non sai quanto sono contenta di aver visto le foto sui rigogoli.3giorni fa stavo facendo delle foto quando ho visto un uccello giallo che non avevo mai visto prima ho provato a fotografarlo ma non sono riuscita a prenderlo,l’ho inseguito e ne ho visto un altro che si ricorrevano ma con il mio obbiettivo non sono riuscita a prenderli,non sapevo cosa era e tutti mi dicono che gli uccelli gialli non esistono.grazie a te so che razza è ora!ciao

  7. Alessandro Landi on 20 giu 2008 at 23:14 #

    Ciao Michela!, mi fà piacere esserti stato d’aiuto, grazie per la vistita e per il commento

  8. maria rosa on 11 mag 2009 at 15:39 #

    questa mattina passeggiando nella val di chiana ho visto volare 4 o 5 rigogoli bellissimi con colori vivaci!

  9. Alessandro Landi on 11 mag 2009 at 20:20 #

    Complimenti!, non è facile vederli… brava!

  10. sandro verdecchia on 25 ott 2009 at 16:51 #

    Bbravo Alessandro.Complimenti per le foto .A presto.

  11. Alessandro Landi on 25 ott 2009 at 19:00 #

    Grazie Sandro :D

  12. Raffaella on 22 gen 2010 at 09:34 #

    Seguo sempre il tuo sito!…ed approfitto di questo tuo interessante racconto per farti tanti complimenti!!!!

    Ciao RAffaella

  13. Alessandro Landi on 23 gen 2010 at 09:01 #

    Grazie Raffaella :D

  14. Stefano Mazzei on 27 set 2010 at 14:37 #

    Un fotoracconto appassionante … Bravo Alessandro
    complimenti anche per il bel sito ed il forum che ho cominciato a seguire
    Stefano

  15. Alessandro Landi on 27 set 2010 at 18:35 #

    Grazie per la visita Stefano :D

  16. Stefi on 08 mag 2011 at 16:34 #

    Ciao Alessandro!
    oggi con grande stupore ho incontrato anch’io, per la prima volta, il meraviglioso Rigogolo! un canto veramente melodioso.. come sempre il tuo racconto è molto emozionante, complimenti!

  17. Alessandro Landi on 08 mag 2011 at 23:06 #

    Grazie Stefi :D ,
    concordo sulla bellezza del canto del Rigogolo, anche io in questo periodo ho il piacere di riascoltarlo

  18. Bruno Castagna 15maggio 2011 on 15 mag 2011 at 09:59 #

    Proprio ieri ne ho avvistati un paio, spero si fermino a nidificare,dalle notizie che ho raccolto pero,sembra che vivono e si riproducano nel nord Europa.Comunque sono bellissimi,complimenti per il racconto.

  19. Alessandro Landi on 15 mag 2011 at 13:30 #

    Grazie Bruno, i Rigogoli nidificano anche in Italia, se li hai visti ieri sicuramente hanno nidificato nelle vicinanze e se i gioviani non sono ancora usciti dal nido è questione di poco ;)

  20. Domenica on 24 lug 2011 at 19:24 #

    ne ho appena visti un paio nel mio giardino, sono stupendi !!!!!!!!

  21. Alessandro Landi on 25 lug 2011 at 13:07 #

    Mi fa piacere! :) , grazie per il feedback

  22. Luciano on 29 lug 2011 at 13:51 #

    Tanti complimenti; il racconto è delizioso.

  23. Alessandro Landi on 29 lug 2011 at 19:04 #

    Grazie Luciano :)

  24. giulia on 16 mag 2012 at 18:50 #

    complimenti!!!!io ne vedo e ne sento tanti di questi rigogoli!!!hanno un canto favoloso…il racconto è meraviglioso…
    io vicino a casa ho tantissimi pioppi e alberi e sento i picchi,cincie…e i rigogoli!!!
    (scusa sono molto appassionata di volatili sia di quelli in italia sia di quelli del mondo)XDXDXD!!!!!

  25. Alessandro Landi on 16 mag 2012 at 19:19 #

    Grazie Giulia :)

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