Storia di una Fotografia: Il Picchio Muratore ( Sitta europaea )

picchio-muratore-sitta-europaea-a.jpg

Premetto che la qualità di questa fotografia lascia un pò a desiderare perché tra me e il soggetto c’era in mezzo una rete metallica, quel giorno non ero appostato per scattare foto ma per scoprire cosa stesse accadendo di strano nel nido artificiale n°3 dopo che una mattina notai casualmente che sotto al citato nido erano sparsi una gran quantità di penne, ciuffi di lana e muschio, sembrava che qualcuno avesse distrutto il nido e lo avesse svuotato della sua imbottitura…

A fine inverno, come avevo già accennato in un articolo precedente, avevo installato nel mio giardino 4 nidi artificiali con diverse caratteristiche, in particolare con fori di ingresso di diametro diverso per pennuti di dimensioni diverse per sperimentare se i nidi potessero veramente essere occupati e da chi, e soprattutto se fossero utili a scattare belle foto, in seguito notando che l’iniziativa aveva ottenuto un discreto successo ne aggiunsi altri 3 per un totale di 7

Prestai particolare attenzione al nido n°1 che sarebbe stato installato vicino alle mangiatoie e al capanno di appostamento fisso e decisi che doveva essere fatto su misura per la Cinciarella ( Parus Caeruleus ) , il soggetto più confidente e fotogenico che frequentava il mio giardino.

Dopo una blanda osservazione notai che una coppia di Cinciarelle aveva cominciato a portare muschio e piume nel nido n° 1, evidentemente volevano imbottirlo per poi deporvi del uova, un’altra coppia di Cinciarelle stava facendo la stessa cosa con il nido n°3 , mentre nel n° 4 era una Cinciallegra (Parus major ) a portare il sopra citato materiale, i nidi 5, 6 e 7 erano più lontani e quindi avevo meno possibilità di osservarli, comunque avevo visto alcune Cince avvicinarsi anche a quest’ultimi per curiosare e entrarvi all’interno, il n° 2 era l’unico ad essere stato completamente ignorato, forse non piaceva la sua posizione comunque non era questo a preoccuparmi era impensabile che tutti fossero di loro gradimento e venissero occupati, quello che mi preoccupò fu vedere che il n° 3, apparentemente già occupato e imbottito da una coppietta di Cinciarelle sembrava essere stato devastato, decisi di controllare anche sotto gli altri nidi ma per fortuna sembravano tutti OK.

Tutti i nidi avevano il tetto apribile, li avevo costruiti così per avere la possibilità di fotografare i pulli quando fossero nati, tuttavia non avevo ancora deciso se l’avrei fatto oppure no, anzi probabilmente non l’avrei fatto, non avevo molta voglia di disturbare troppo gli ospiti e probabilmente mi sarei limitato a fotografare dall’esterno, però la probabile devastazione di un nido aveva cambiato le carte in tavola, ero curioso e preoccupato di scoprire cosa fosse accaduto quindi presi una scala e andai a controllare.

Appena aperto il nido notai subito una cosa stranissima, sembrava che qualcuno avesse sigillato il tetto con del fango, tutti gli spifferi tra il tetto apribile e i lati del nido erano stati accuratamente sigillati, inoltre notai che nel fondo era rimasto un pò di muschio ma nessuna traccia di uova né all’interno ne fuori.

L’aver controllato il nido non aveva chiarito la faccenda anzi, il mistero si era infittito, decisi allora di nascondermi nel vicino capanno per gli attrezzi da dove potevo osservare il nido attraverso una rete metallica e anche se lo scopo principale non era scattare fotografie ma scoprire cosa stesse accadendo portai con me la macchina fotografica.

Dopo pochi minuti di osservazione arrivò una Cinciarella, con aria timorosa e rimanendo a debita distanza sembrava osservare sconsolata il propio nido come se anche lei non si capacitasse di cosa fosse accaduto, poi scese a terra ad osservare i preziosi ciuffi di lana e piume che aveva raccolto con tanta pazienza e fatica e con le quali aveva amorevolmente imbottito il nido per tenere al calduccio le propie uova, sembrava che volesse raccoglerli ma purtroppo qualche ora prima era piovuto ed erano tutti bagnati e probabilmente inutilizzabili, quindi non ne fece di niente e si allontanò dal luogo del misfatto con aria triste e rassegnata.

Rimasi ancora ad osservare e dopo pochi minuti arrivò un Picchio Muratore ( Sitta europaea ), osservò anche lui da lontano il nido e dopo un pò si avvicinò e mise la testa nel foro per osservarne l’interno ma non vi entrò e anche lui si allontanò poco dopo.

Visto il grande traffico attorno al misterioso nido decisi di accendere la fotocamera e di tenere inquadrato l’accesso con mirino ed infatti poco dopo qualcosa si avvicinò nuovamente e io feci partire la raffica di scatti della mia Canon Eos 400D, l’azione durò pochi istanti e non feci a tempo a capire chi o cosa avessi fotografato ma quando controllai lo schermo lcd della fotocamera scoprii la verità!.

Finalmente collegai tutti gli indizi, il fango, gli spifferi sigillati, il nome del colpevole, tutto quadrava, una delle foto poi era la prova definitiva, ritraeva il soggetto mentre entrava nel nido con una palla di fango, ormai non c’erano dubbi il colpevole era il Picchio Muratore che con la sua maggiore stazza e la sua prepotenza aveva sfrattato la povera Cinciarella distruggendole il nido e ricostruendolo a propio gusto.

La mia prima reazione emotiva fu di grande rabbia, poi cominciai a preoccuparmi che la stessa cosa potesse accadere anche agli altri nidi e mi appostai per controllare il nido n°1, vidi che entravano ed uscivano le Cinciarelle ma notai anche che intorno al foro d’ingresso c’erano graffi e scheggiature, dopo un pò arrivò anche un Picchio.

L’energumeno cercò di entrare nel nido ma per fortuna il foro era troppo piccolo per lui e mentre cercava di allargarlo con furiose beccate ed artigliate arrivò anche la Cinciarella che eroicamente tentò di attaccarlo e di allontanarlo, il Picchio anche se non sembrava molto convinto si allontanò ed almeno per il momento il nido della Cinciarella sembrava salvo.

La mia rabbia aumentò e cominciai a pensare a possibili ritorsioni , ma poi mi resi conto che la colpa non era sua, sono le leggi della natura ad essere dure e spietate per tutti e non sono certo io a poter giudicare se siano giuste o sbagliate, madre natura dona alle propie creature le cose più importanti: la vita e la libertà, lottare quotidianamente per la propia sopravvivenza e per proteggere i loro pochi averi, qualche piuma e qualche ciuffo di lana, è compito di ogni singolo animale e in questo gioco probabilmente l’essere umano dovrebbe intervenire il meno possibile.

Per fortuna sembrava che la covata non fosse andata persa, non c’erano tracce di uova o di gusci ne fuori ne all’interno del nido e probabilmente la Cinciarella aveva tutto il tempo e la possibilità di trovare un’altra sistemazione e ricominciare da capo la propia covata, magari facendo tesoro di questa brutta esperienza e scegliendo un posto più adatto e sicuro.

cinciarella-parus-caeruleus-b.jpg

Picchio muratore ( Sitta europaea ) - 04.jpg

Nella galleria uccelli potete trovare altre immagini di questi soggetti.

aprile 17 2008 01:27 pm | Racconti

4 Responses to “Storia di una Fotografia: Il Picchio Muratore ( Sitta europaea )”

  1. deb on 24 mar 2010 at 10:21 #

    Navigavo qua e là, in cerca di indizi sull’uccello che da 3 giorni si presenta ogni mattina nel nostro nido artificiale sul balcone ed ho trovato la tua storia… Il dubbio su che uccello sia mi è rimasto (non sono riuscita a vederlo molto bene) ma leggere le tue parole mi ha quasi commosso! E le foto sono stupende… complimenti!

  2. Alessandro Landi on 25 mar 2010 at 12:48 #

    Grazie Deb :D
    se riesci a fotografarlo posta l’immagine sul forum, così possiamo aiutarti per l’identificazione

  3. Angela on 20 giu 2011 at 19:15 #

    Anche io curiosando sono arrivata al tuo sito.
    Che foto fantastiche! Sul mio davanzale vengono passeri tortore merli e in inverno pettirossi.
    Sono in centro città (cittadina per la verità) ed è davvero un piacere vedere quanto presto imparino. Pensa che il pettirosso quest’inverno, se le vaschette erano vuote veniva a “fischiare”una ,due volte sulla ringhiera mentre ero in casa! E’ successo molte volte e non poteva essere casuale.
    Posso chiederti che fotocamera usi?
    Grazie
    Angela

  4. Alessandro Landi on 22 giu 2011 at 16:10 #

    Ciao Angela, per le foto in questo articolo ho usato la Canon 400d con obiettivo Canon 300 f4 is + moltiplicatore 1,4x, per le foto piu recenti uso una canon 7d con lo stesso obiettivo
    grazie a te e a presto :)

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

Lascia un Commento

Web Analytics