Storia di una fotografia: Segnali luminosi (Arcidosso)

Segnali luminosi (Arcidosso).jpg

Era un fine settimana qualunque e stavo guidando per le strade dell’Amiata alla ricerca di qualche nuovo paesaggio o di qualche  scorcio da fotografare. Tirava un’aria sinistra… sembrava che dovesse diluviare da un momento all’altro, ma come dice  John Shaw in un  suo famoso libro: “per il fotografo paesaggista il bel tempo è spesso il peggior tempo possibile”

La giornata stava per concludersi e avevo perso ogni  speranza di portare a casa qualche scatto, quando inaspettatamente  il sole cominciò a farsi strada tra le spesse nuvole e riuscì ad illuminare la vicina fortezza medievale di Arcidosso, circondata da un plumbeo cielo apocalittico.

Mi sembrò una buona occasione quindi continuai a guidare per avvicinarmi al castello e trovare il punto di vista migliore da cui fotografare la scena. Finalmente trovai un punto adatto, il sole era già basso sull’orizzonte  e mi fermai sull’orlo della strada. Di là la vista era sublime, i raggi del sole si riflettevano sui muri del castello mentre intorno ad esso vi era la più completa oscurità, sembrava che il sole, nei pochi minuti che gli rimanevano, volesse mostrarmi qualcosa…. nonostante la sua bellezza quella scena era  triste e misteriosa, per un attimo tutto tacque , i rumori e  le auto che percorrevano la strada  improvvisamente scomparvero e rimanemmo solo io e la fortezza inanimata ad occupare il palcoscenico.

Preparai la fotocamera e provai a spostarmi di qualche passo verso la fortezza  ma venni colpito da una fortissima luce… rimasi abbagliato da un riflesso di un vetro o di uno specchio che luccicava ad intermittenza propio sotto la torre, sembrava che qualcuno nel castello fosse consapevole che di li a poco sarebbe stato inghiottito dall’oscurità e cercasse di lanciare una disperata richiesta di aiuto.

Evidentemente il messaggio non era rivolto a me, io mi trovavo lì e assistevo alla scena per puro caso, non potevo fare altro che fotografarla e aspettare che il destino compisse il suo corso… e così fu, scattai qualche foto e prima di salire in macchina mi fermai a dare un’ultimo sguardo al luogo perché sapevo senza alcun dubbio che non l’avrei rivisto mai più allo stesso modo.

Di li a poco il sole scomparve dietro l’orizzonte e tutto tornò alla normalità, le auto ricomparvero sulla strada, gli uccelli ricominciarono a cinguettare e tutto divenne grigio, anche i messaggi luminosi cessarono improvvisamente e  non ebbi modo di sapere né il loro significato né se fossero giunti a destinazione oppure no.

marzo 07 2009 02:01 pm | Racconti

2 Responses to “Storia di una fotografia: Segnali luminosi (Arcidosso)”

  1. giulia on 21 mag 2011 at 13:12 #

    grazie davvero per la descrizione e per l’inquadratura, entrambe perfette !!!
    saluti,

    un’arcidossina doc

    giulia malinverno

  2. Alessandro Landi on 22 mag 2011 at 12:08 #

    Grazie Giulia :)

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