vanessa orticaria?

[seba16]

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[piropiro]

Meglio dire Vanessa delle ortiche o Aglais urticae.
Orticaria significherebbe che provoca irritazioni tipo quelle che provocate dalle ortiche il che non avviene.

[Marira]

Belle foto, Seba! E' proprio lei, come ha detto il nostro Alberto Bellissima farfalla, come tutte le Vanesse del resto che stanno uscendo dallo svernamento.

Qualche anno fa ho vissuto una piccola esperienza con una Vanessa dell'ortica e ho scritto questo testo. E' un po' lungo, però, magari qualcuno avrà un pochino di tempo per leggerlo...

Farfalla d’inverno

E’ una sera di dicembre. Rientro a casa, stanca e un po’ malinconica dopo una giornata trascorsa quasi tutta a scuola e mi accoglie mio fratello Gabriele che subito mi annuncia trionfante: “ Questa mattina ho trovato una farfalla!”
“Dove?” chiedo io incuriosita.
Malinconia e stanchezza svanite all’improvviso.
“Era sdraiata sull’intelaiatura della finestra, nella mia camera, non si capiva se era viva o no.”
“E dove l’hai messa?”
“Sul tuo comodino.”
“Oh, mamma mia, che bel regalo…se è viva! E chissà che farfalla sarà?!”
Vado subito a vedere, ma, lì, dov’ era stata posata, non c’è.
“E adesso dove la cerco in questo caos?”
Dicono che le persone creative siano tendenzialmente disordinate. Dicono e a me piace credere che sia così.
Guardo di qua e di là, poi ci rinuncio, ma, più tardi, quando mi avvicino alla finestra della mia camera per abbassare la tapparella, la vedo, in un angolino del vetro, in basso. Ha le ali giunte, di colore scuro, marmorizzate. E’ immobile. La tocco leggermente, si muove un pochino. Allora prendo un barattolo di vetro, la metto dentro, chiudo con un pezzetto di garza fermata da un elastico e mi metto alla ricerca di un fiore per rendere più accogliente il rifugio.
Trovo una rosa, ancora parzialmente in boccio, ma molle e un po’ appassita. Non può certo essere di aiuto alla povera tapina, ma almeno un barlume di profumo ce l’ha, un pezzettino di natura può consolarla, forse.
Ci metto una gocciolina di miele, come faccio con le api, quando le trovo infreddolite o, comunque, in crisi. Non so se può servire anche con le farfalle. Poso il barattolo a terra, vicino alla finestra, dove fa più fresco, perché penso che una temperatura troppo tiepida non vada bene per lei.
Il mattino dopo la ritrovo più o meno nella stessa posizione, lievemente più in basso, ferma immobile, sembra morta. Sposto il barattolo sul ripiano dello scaffale, perché lasciarlo lì a terra, di giorno, è pericoloso, causa gatti in circolazione.
Non posso far altro che aspettare. Non mi viene neanche in mente di farla uscire, soprattutto perché fa freddo e pioviggina.
Passa un’altra notte.
La mattina seguente do un’occhiata, non ci spero quasi più di trovarla viva e invece noto che le ali sono un po’ aperte. Sposto il barattolo sul tavolo, alla luce. Chissà che il sole non la risvegli del tutto! Infatti è così: quando ritorno nella stanza, me la ritrovo appoggiata alla parete del barattolo con le ali spalancate! Che sorpresa bellissima! Direi che è una Vanessa, la specie non la riconosco, senza consultare un testo. Ma non è quello che mi interessa. Non so che fare. Liberarla o non liberarla?
La nebbia che avvolgeva ogni cosa di primo mattino, si è quasi dissolta, l’aria però è ancora fredda. Cerco in Internet le parole “farfalle in inverno”, trovo un bell’articolo proprio su questo argomento, scritto da Leonardo D., un entomologo.
Gli scrivo una e- mail e dopo pochi minuti mi arriva la sua gentile e istruttiva risposta. Così scopro che quello che sapevo sulla Cedronella, che può svernare, in una specie di letargo, vale anche per altre farfalle. Questo riposo deve avvenire in un luogo riparato, ma non caldo. Altrimenti la farfalla si addormenta e muore prima della primavera.
Conclusione: la bella addormentata che il bacio di Fratello Sole ha risvegliato, deve ritrovare al più presto la libertà.
Intanto la mia ospite ha chiuso nuovamente le ali, prima di darmi il tempo di fotografarla.
La porto vicino a una finestra più grande e le faccio uno sfuocato ritratto nel barattolo, nella speranza che stia ancora bene. Poi la faccio uscire. E’ appoggiata ai petali di rosa, ferma e completamente chiusa. Di colpo però comincia a vibrare e fa uscire le antenne. Inizia a sbattere le ali, la faccio salire sulla mano e la porto nella mia stanza. Vola subito verso la finestra, esprimendo così il suo desiderio di uscire. Le ali sono completamente aperte e, in controluce, si vedono bene i colori e gli stupendi disegni.
Riesco a fotografarla, anche per essere sicura dell’identificazione. Subito dopo decido che è arrivato il momento di liberarla. Sporgo il braccio fuori dalla finestra e lei resta lì sulla mia mano, poi si gira e si avvia verso la manica del golfino, niente da fare non ha intenzione di andarsene. Visto che c’è la gatta Musi in giro, non mi sembra una buona idea circolare per casa con una farfalla posata sul braccio e, perciò, la ripongo nel barattolo. Provvedo a mandare un’altra e mail con le foto. Leonardo mi risponde sollecitamente, mi conferma che è una Vanessa, per la precisione una Vanessa dell’ortica. E’ proprio una specie che passa l’inverno in un piccolo riparo, devo assolutamente liberarla.
Ormai le condizioni del tempo sono quelle ideali per partire, c’è il sole e non fa molto freddo.
Perciò porto il barattolo sotto il portico e faccio uscire la “mia” farfalla. Stessa scena di prima, tutta chiusa, antenne ritirate, sembra morta. Tocco leggermente le ali, niente, ci soffio sopra, niente, la porto al sole, ancora niente. Ma, nel momento in cui mi sto rassegnando al fatto che sia morta, ecco una quasi impercettibile vibrazione, poi le antenne... e infine le ali si aprono piano piano.
La invito a salire sulle mie dita e andiamo al sole.
Ancora un attimo d’esitazione, poi parte, vola prima verso la tenda, poi più in là, infine si porta molto in alto… che meraviglia! La saluto, non mi sembra vero! Chissà che non ci si possa rivedere in primavera. Certo, riconoscere una farfalla ha dell’impossibile, ma lei ha un’ala un po’ rovinata e, magari, riuscirò a distinguerla… Chissà!
Buon inverno, piccola amica e grazie per avermi regalato questo lieve e dolcissimo incontro!

[seba16]

grazie,allora VANESSA DELLE ORTICHE
@marira ,bellissimo il tuo racconto

[Rob123]

Belle foto Seba!!

Dicono che le persone creative siano tendenzialmente disordinate. Dicono e a me piace credere che sia così.

Anche a me piace pensarlo quando perdo 2 ore per cercare un foglio nella selva di carte, libri, fotocopie che sta sul mio tavolo. Bella testimonianza, non credevo che le farfalle vivessero così tanto...

[Marira]

Grazie, Seba! Grazie, Rob!

[seba16]

Belle foto Seba!!

grazie rob!

[Alessandro Landi]

Belle foto
dopo aver letto il bel racconto le ho riguardate e per un attimo mi è sembrato di vedere la farfalla postata sul dito di Maria invece che sul rametto

[seba16]

grazie ale!

[cyanus_]

Davvero belle le fotografie!
... E molto bello anche il racconto di Marira!

[seba16]

grazie cyanus

[cuarussa]

[quote="seba16"]grazie,allora VANESSA DELLE ORTICHE

Bellissima la tua Vanessa delle Ortiche con le sue ali vellutate!!! accompagna in maniera perfetta il racconto di Marira!!

@marira il tuo racconto rimarrà tra le più pagine più belle del nostro archivio, quelle che di tanto in tanto si va a rileggere perchè sanno abbinare utili indicazioni a tanta dolcezza e poesia!!!

[seba16]

grazie cuarussa

[Marira]

Grazie a tutti!!! Siete troppo gentili!
@Ale...tu anche spiritoso, grazie!