Casette nido

Discussioni su come attirare gli uccelli nel nostro birdgarden con mangiatoie, abbeveratoi, posatoi, nidi artificiali, ecc. + foto e video ivi realizzate

Re: Casette nido

Messaggioda Andrea » 03/11/2010, 15:57

Una domanda sistemanaturae: ma il foro del tuo nido non è un po' troppo piccolino,ho visto vari siti (è vero che alcune volte non dicono cose vere,ma penso che qualcosa azzeccano ogni tanto),poi non so se hai esperienze precedenti,ma mi sa che è n po' piccolino,di solito portano da 28 a 32mm
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 03/11/2010, 16:31

Andrea ha scritto:Una domanda sistemanaturae: ma il foro del tuo nido non è un po' troppo piccolino,ho visto vari siti (è vero che alcune volte non dicono cose vere,ma penso che qualcosa azzeccano ogni tanto),poi non so se hai esperienze precedenti,ma mi sa che è n po' piccolino,di solito portano da 28 a 32mm



...anche io mi chiedo se la misura attuale sia particolarmente discriminante. Evidentemente mi ero tenuto prudente pensando che la fase di smussatura/cartatura degi bordi vivi avrebbe mangiato più materiale, allargando così lievemente il passaggio.

Attendo pareri.
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Re: Casette nido

Messaggioda silmar » 03/11/2010, 16:33

ciao anche da parte mia
io ho installato 5 casette nido in 3 di queste quelle con spifferi ha nidificato la cinciarella in quelle perfette niente
sul fondo ho messo un pò di segatura e quando le ho pulite tempo fa lo spessore del nido non superava i 5 cm
no ho fatta una 2 anni fa con un tronco scavato all'interno e secondo me non c'è paragone con le casette nido
solo che è molto laborioso costruirlo penso di farne un paio quest'inverno
dopo posto le foto
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 03/11/2010, 16:48

Ok silmar,

grazie per il saluto e per le info.

Attendiamo le foto...
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Re: Casette nido

Messaggioda Parus » 03/11/2010, 19:34

ciao,
il post si sta sviluppando alla grande, riusciremo a fare un libro mi sa con tutte le nozioni possibili :ghgh: Grazie agli utenti presenti da un bel pezzo e dai nuovi che portano sempre nel loro piccolo o "grande" altre novità e esperienze! :ok:

Ad andrea, si giusta osservazione e considerazione riguardo le dimensioni dei fori. 27 è da considerare misura minima in estremis per le casette chiuse, le cincie più piccoline (Mora, Bigia principalmente) ci passerebbero giuste con il giusto sforzo. Non so se accennavo, ma il discorso dei fori è in proporzione al corpo degli uccelli che si vogliono o meno attirare. Si potrebbe pensare di creare casette con un foro di un unica misura, per esempio bella grande, 60 mm di diametro, credendo di rendere la casetta universale per tutte le taglie di volatili che vorremmo ospitare. Come è ben dimostrato però, gli uccelli in base alle loro dimensioni preferiscono occupare cavità in cui l'accesso faccia passare solo loro. Si creano un autoconvinzione (instintiva) che nessun altro possa passare dove loro passano appena a fatica, e li rende più tranquilli nei confronti dei predatori vari. Così la casetta diventa un rifugio sia per adulti che per covata. Appena lo trovo posto un simpatico video di una casetta dotata di nest cam, esternamente "attaccata" da un picchio ross magg con la cincia all'interno che non desiste a uscire, rimanendo fino alla fine acquattata e impaurita sul piano di cova. Oltre all' istinto di protezione dei piccoli o delle uova che è fortissimo sicuramente ha influito il corretto diametro del foro di ingresso troppo piccolo invece per il picchio..chiudo la parentesi.

Per le cincie più comuni, le più diffuse dalla campagna fino alle colline, vanno benissimo fori da 28 e 32. Senza tanto complicare le cose , anche per le cincie più piccole come minimo terrei il 28, questione di un millimetro in più quindi sciocchezze :roll:

per schematizzare: [ intese casette di misura standard]

-foro da 27mm= Cincia mora, Cincia Bigia, Cincia bigia alpestre*, (Passera mattugia), (Cinciarella)

-foro da 28 mm= Cinciarella, Cincia dal ciuffo* , (Passera mattugia) e tutte le 3 "piccole"

-foro da 30 mm= Passera mattugia, Balia nera*, Balia dal collare* [misura intermedia di poco conto]

-foro da 32 mm= Cinciallegra, Picchio muratore, (Torcicollo), (Codirosso comune)

-foro da 40 mm= Torcicollo, Codirosso comune, (Picchio muratore), (Cinciallegra)

Gli uccelli seganti con l'asterisco * sono le specie che da noi in italia o non sono nidificanti come le Balie, o come le 2 cincie sono molto localizzate in particolari habitat montani e che difficilmente occupano nidi artificiali. Queste 2 meriterebbero un discorso a parte per via anche delle loro particolari abitudini durante il periodo di nidificazione.
Gli uccelli tra parentesi significano che occupano anche quei fori, ma occasionalmente per esempio in mancanza d'altro. La Passera Mattugia occupa tutto quello che capita, passa perfino in fori da 25 sentivo, per questo a volte può diventare quasi "infestante" :think:

ciao
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Re: Casette nido

Messaggioda Parus » 03/11/2010, 20:00

venendo a systemanaturae:

1) prendo in considerazione quanto ci racconta silmar, ma la sua esperienza la spiegherei più come fatalità magari con un pizzico di dubbio...per verificare se effettivamente ci sono gusti diversi per casette con fessure o meno bisognerebbe provare su un buon campione di nidi, tutto comunque fa risultato da analizzare. Dal lato pratico -tecnico qualche piccola fessura non comporta di fatto alcun problema, apparte che con lo stucco come ben dicevi è questione di un attimo, ma oltre a un po' d'aria nient'altro ci entra (magari pochissima acqua se piove di stravento). Se le fessure sono sul fondo anche qui, non importa, anzi in caso di entrata di acqua nel nido fungeranno da scolo assieme all' importante foro di scolo che bisogna invece praticare apposta sul piano di cova. (foro da 10 mm di diametro, o più fori sparsi più piccoli). Le fessure sul tetto lo stesso. Entrando nel dettaglio, la casetta all'interno si presenta come una scatola per il 97% chiusa completamente quel poco di riciclo d'aria sarebbe garantito solo dal foro di accesso. Con eventuali piccole fessure il riciclo potrebbe funzionare meglio e credo sia tutto di vantaggio per un miglior comfort.
Prendendo una piccola esperienza mia sul campo, ho visto quanto comodo è anche per me la presenza del foro di scolo sul fondo...oltre a far scolare l'acqua se entra accidentalmente e a riciclare l'aria evitando umidità, mi si rivela una chiave di identificazione di primo colpo. Infatti da quel forellino, vedo se la casetta ha il nido o meno costruito all'interno ancor prima di aprire il tetto. Questo perchè il muschio, materiale di basamento tende a impaccarsi e a uscire leggermente con qualche fogliolina...beh banale verrà da pensare, ma è tattico :ghgh:

2) si non mettere niente dentro, metti segatura fina , una manciata o 2. La segatura non servirebbe metterla su ogni nido, va messa dove sai che in quel nido può entrare il torcicollo (come pure per l'upupa e i rapaci nott che non fanno nido ecco..)

3) A nido fresco costruito da poco 8-10 cm circa, dipende un po' dalle specie e dai soggetti. Mano mano che crescono i pulli, col peso tutto si compatta per via anche che il materiale vegetale perde acqua e quindi volume. Con questi spessori, la casetta se non viene mai ripulita annualmente , accogliera nidi uno sopra l'altro delle diverse annate a mo' di sandwich...già al secondo anno potrebbe risultare inutilizzabile, avendo raggiunto l'ultimo nido il foro di ingresso o quasi oltre.

ciao
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 04/11/2010, 10:30

Grazie Parus,

hai approfondito riuscendo a dare ancora più interessanti info.

Io posto di seguito un'immagine del mio box, ovviamente non in posizione bensì poggiato al suolo, cosicchè possiate osservarne la tipologia di costruzione.
Ho scelto di realizzare oltre al tetto apribile anche una parete basculante, proprio in merito all'interesse per i materiali di riempimento utilizzati a seconda della specie e per avere modo di osservare la struttura del nido una volta terminata la stagione riproduttiva.
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 04/11/2010, 10:34

L'immagine che segue riguarda il particolare del bordo della base del box.
La zona, sebbene faccia tenuta a cassetta chiusa e risulti ben salda e solida, risulta piuttosto deteriorata e consumata (era un ritaglio di compensato marino in condizioni non ottimali).

Dovrei intervenire oppure tale condizione non pregiudica l'occupazione?
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 04/11/2010, 10:38

Ecco le ultime 2 immagini.
Si tratta della vista interna ed esterna in riferimento alla fessura di cui accennavo qualche post fa.

Mi pare di aver capito che l'esistenza di una fessura del genere non possa pregiudicare la nidificazione nè obbliga a riparazione/stuccatura, giusto?
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Re: Casette nido

Messaggioda Riccola » 04/11/2010, 13:20

Buongiorno Vincenzo, mi intrometto, faccio il falegname spero di aiutarti.
Temo che il materiale non sia multistrato Marino ma Pioppo, purtroppo l'acqua con il tempo si deposita sul fondo non essendo una "tigre" da esterno questo tipo di multistarti, con il tempo marcisce e si sfalda.Il Marino non è tanto più forte l'unica differenza sostanziale è nell'incollaggio dei fogli con una colla più specifica da esterni un pò di più rispetto al primo. Ma non più di tanto, con il tempo il legno marcisce con lo stesso risultato del pioppo. Il legno massiccio è l'alternativa più affidabile, con un buon trattamento è sicuramente più duraturo.
Per evitare che si sfaldi potresti prendere della Juta (si crive così?) o della garza e del Vinavil (comune colla da legno). Sulla parte esterna dell'angolo, dai il Vinavil con un pennello, adagi sopra una striscia di Juta o garza e poi ripassi con una pennellata di Vinavil sopra, il giorno dopo, seccata la colla, dai del comune antiruggine all'acqua. Questo è il sistema che usano i miei colleghi per le scenografie che andranno all'aperto in Arena, spero ti aiuti.
Altra cosa molto interessante che mostri l'opzione "apertura frontale" ,mi incuriosisce proverò, prima aspettiamo Parus che ci dà il suo parere da più navigato nelle costruzioni.

Ciao
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Re: Casette nido

Messaggioda SystemaNaturae » 04/11/2010, 15:02

Grazie riccola,

in merito al materiale utilizzato per realizzare la mia casetta nido a questo punto non ci metto la mano sul fuoco, ricordavo fosse marino ma forse hai ragione tu. Di sicuro alcune porzioni di esso sono rimaste alle intemperie per 2-3 anni. La parte di materiale usato per la base risultava già abbastanza malmessa in fase di taglio, assemblaggio, ma non avevo più legno da usare; ho destinato la parte più rovinata per la zona meno esposta, tutto qui.

Secondo voi dovrei provvedere o lascio il tutto nello stato attuale?
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Re: Casette nido

Messaggioda cinciallegra bird » 04/11/2010, 15:56

Questa è l'ultima casetta che ho acquistato durante una visita all'oasi LIPU di Magenta, visto che la falegnameria non è il mio forte :mrgreen: - a proposito faccio i complimenti a tutti quelli che riescono a costruirle con le proprie mani, deve essere una bella soddisfazione.

Quando l'ho vista ho chiesto subito se era un prodotto inglese e infatti mi hanno confermato che arrivano da lì, è molto robusta, ben fatta e facilmente ispezionabile manca forse qualche foro di scolo che provvederò a fare prima della stagione riproduttiva

Immagine

Immagine

Anch'io ho alcune casette che, dopo tanti anni sotto le varie intemperie, avrebbero bisogno di una revisione, vedrò di trovare qualche anima pia per un aiuto; ho notato che le varie cince che hanno nidificato sono rimaste affezionate negli anni anche alle "catapecchie" e comunque al limite si può sempre intervenire in maniera drastica x bloccare delle "infiltrazioni" :mrgreen:

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Re: Casette nido

Messaggioda Riccola » 04/11/2010, 17:08

Come dire "mali estremi estremi rimedi" :ghgh:
Ti chiedo troppo se puoi fotografare la casetta da sopra?

Grazie
ciao
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Re: Casette nido

Messaggioda cinciallegra bird » 04/11/2010, 17:09

No problem, domani la faccio, ciao
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Re: Casette nido

Messaggioda Parus » 04/11/2010, 21:16

Ciao,
@ systemanaturae: no, secondo me quella casetta li "militare" verdona :mrgreen: è ancora utilizzabile senza problemi sia per la casetta stessa che per gli uccelli che potranno occuparla. Di multistrati non ne so gran che, riccola a colpo d'occhio ha visto, comunque visto che l'hai costruita da un po' è quasi un peccato cestinarla...L'importante al di la del legno e di come si presenta è garantirgli una buona ritoccata come si deve. La tecnica con la garza o con la juta + colle per legno non la sapevo, suppongo sia una cosa abbastanza tecnica del mestiere...comunque se il tutto ha una buona resistenza alle intemperie, agli sbalzi di temperatura ecc non cambia nulla per gli uccelli, forse si tratta più di organizzarsi col lavoro.

Altro modo magari , è usare gli impregnanti ad acqua, personalmente uso sempre quelli sia per trattare un nido appena fatto che per fare manutenzione. Nel tuo caso dopo una carteggiatina e una bella ripulita col diluente passi con 2 mani di impregnante e per quest'anno è ok. Le fessure dimenticale pure.. Se ti ricordi fagli un foro al centro del fondo, per l'acqua. Dagli una controllatina al sistema di fissaggio alla pianta, e una volta installato il nido fa che non dondoli più di tanto...facilmente sai già tutto quanto.

Riguardo l'apertura dal fronte la vedo in questo modo: è senz'altro più comoda per rimuovere il nido una volta terminata la stagione riproduttiva, non deve però essere "abusata" per ispezionare la covata in primavera. O meglio, nel caso in cui si voglia programmare una sorta di monitoraggio delle proprie casette a fini scientifici o semplicemente per tenere una documentazione più amatoriale diciamo così, per accedere direttamente alle situazione all' interno della casetta è doveroso servirsi solo ed esclusivamente dell'apertura dal tetto. (il tuo nido fatto così non lo si trova volendo, perchè oltre a quella frontale ha anche l'apertura dal tetto, di solito quelli in vendita o ne fanno o l'altra) . Le problematiche di ispezioni dal fronte con la covata in atto mi pare di averle già sviluppate un po' da qualche parte, riassumendo veloce, aprendo dal fronte ci si trova praticamente a pochi centimentri di distanza o l'adulto che cova o che scalda i piccoli , o peggio ancora i piccoli ormai prossimi all'involo. Nel primo caso, l'adulto giustamente spaventato dal nostro orribile faccione istintivamente balzerebbe malamente fuori dal nido avantaggiato dall'ampia apertura che li si va a creare proprio ad altezza dei suoi occhi per capirci...nel secondo caso , i pulli belli maturi sono già di loro piuttosto irrequieti e vispi per involarsi appena credono, aprendogli l'intera facciata della casetta per quanta attenzione si presti scatenerebbe una fuoriscita a catena e l'evento non è molto piacevole. Per non parlare di torcicolli e upupe che non costruendo nido all'interno, spesso poggiano le uova sulle pareti...farle rotolare fuori è un attimo. Poi anche se troviamo all'interno ghiri, saettoni, calabroni averli difronte non è il massimo :nono: Tutto questo ha rischi molto molto molto più bassi aprendo il tetto, dato che adulti e pulli accerchiati dalle 4 pareti del nido non hanno via di fuga e dall'alto nemmeno perchè basta la nostra testa che fa da "tappo" . [ leggendo questo può far sembrare che si interferisca con la nidiata disturbandola gravemente e arrecando danni, ma non è così...fin da subito è bene adottare precise regole, d'obbligo, poi l'esperienza di certo conta molto facendo operare in assoluta sicurezza]

Systemanaturae, accennavi che può essere interessante vedere il nido in sezione verticale, questo lo puoi fare tranquillamente estraendo dall'alto il nido delicatamente dalla casetta, ti ritrovi con un cubetto di muschio e altra roba per le mani , senz'altro utile anche per scopi didattici. L' apertura dal fronte concludendo, la terrei più come un optional, a mio consiglio quella dal tetto è sufficiente anche per la pulizia...considerando un po' tutto poi farla anche frontale comporta un po' più lavoro...va beh dettagli.
ciao
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