Ciao,
si è una riflessione più che consona, ma oserei definire la posa dei nidi artif come uno dei rarissimi interventi "umani" in natura che al contrario di tutte le attività di origine antropica , non portano scompigli e disordini con risvolti spesso irreparabili...insomma...una delle poche cose che davvero contribuiscono alla salvaguardia di determinate specie che ne godono in modo diretto migliorando conseguentemente l'equilibrio naturale dell'ambiente stesso.
Guarda, come concetto di base, noi per gli animali non dovremo fare nulla di nulla (nel senso di agevolare la loro vita in un modo o l'altro) se non fosse per il fatto che abbiamo così talmente storpiato, deturpato , modificato prepotentemente il territorio da mettere in serie difficoltà il loro normale ciclo di vita tanto da non renderli più capaci di riprendersi autonomamente da certe "catastrofi".
Sinceramente l'istituzione e la protezione di enormi estensioni di territorio ovvero parchi nazionali, regionali ecc ma per parlare anche delle riserve come lo Yellowstone per dirne una di grossa, creano al loro interno una sorta di ciclo naturale piuttosto forzato ospitando in spazi seppur vastissimi ai nostri occhi una quantità e qualità di specie che naturalmente nel tempo non potranno cosesistere tranquillamente; E' un opinione piuttosto generica, ma sostanzialmente l'ideale per sto mondo sarebbe evitare la frammentazione degli habitat cercando di mantenere comunicanti zone protette in modo più omogeneo fra loro , più piccole magari ma numerosissime...per piccole zone si intendono anche giardini, parchi pubblici, boschi ecc...
Tutto questo filo espresso col massimo rispetto dei parchi naturali se mancassero anche quelli sarebbe dura davvero.
Tornando ai nidi, come ripeto in un ambiente così controllato da noi , favorire la nidificazione di alcune specie difficilmente potrebbe portar ad ancor più squilibrio diciamo. Considerando che la maggior parte delle specie di uccelli che si attirano nei nidi fanno parte di categorie già di loro delicate nella natura incontaminata , figuriamoci quando assieme a tutte le problematiche naturali che hanno ci mettiamo lo zampino anche noi , come abbiamo sempre fatto da secoli tra l'altro.
Poi più concretamente, la posa di qualche casetta è cosa irrilevante sul equilibrio tra le specie di una determinata zona, anche se ne posassimo 10.000 in tutto il nord italia secondo me non si creerebbe un disordine rilevante pur sempre ragionando in grande! A livelli locali, numerose installazioni (per numerose intendendo centinaia per dire) potrebbero far apprezzare cambiamenti ecc ma pur sempre a livello locale...in tali casi si dovrebbe comunque operare saldamente onde evitare ogni possibile problema.
Come dice alessandro, se si volesse mantenere un habitat intatto come natura lo vuole, è bene non mettere niente, ma anche qui secondo me, questo habitat o ha estensioni ragionevoli tali da poter mantenere certi cicli o comunque la prensenza di casette o meno cambia poco.
La posa dei nidi, in sostanza non ha ripercussioni su grande scala, ripercussioni negative no di certo , positive magari ma allor installare nidi dovrebbe divenire obbligatorio per tutti per vedere qualcosa di buono è già tanto poi se in italia qualcuno mette mezza casetta in giardino . Piuttosto i nidi che si mettono non devono attirare uccelli che tra loro potrebbero nidificare scomodamente per problemi legati alla territorialità, al cibo presente ecc quindi da pensarci sempre un po' su prima di iniziare, studiando un po la zona dove si vuole operare.
Scusate la riflessioni, spero di non aver scritto castronerie
ciao