certo per far fare la punta ad un artigiano o comunque a qualcuno che sa usare certi macchinari per lavorazione metalli non è difficile, daccordo sull'acciao adatto non saprei quale ma spiegando a cosa serve l'utensile se uno ne sa un po' sa pure che acciaio usare.
il "problema" sta nell' avere una macchina che può montare la mecchia e farla scavare. Un comune tornio parallelo di medie-grosse dimensioni si rivela la soluzione più efficace e qui sta tutto nel possedere il tornio o qualcuno che lo ha disposto farti fare delle prove. Ci sono anche grossi torni da legno che non sono dotati di carrelli , torrette ecc come quelli per la lavorazione dei metalli quindi sono privi di accessori che per questo nostro scopo non servono a nulla. Il tornio per legno ha mandrino, la T (non so il nome tecnico vabbè) per poggiare le sgorbie e lavorare il pezzo e il blocco contropunta montato su carello dalla parte opposta.
Considera che il tornio , anche quelli per lavorare il legno, funzionano precisamente secondo questa logica: è il pezzo da lavorare che gira sul mandrino e non l'utensile che lo lavora. Presumo sia per motivi legati alla meccanica, inerzie ecc che impongono questo modo di lavorare con quelle macchine.
Nel nostro caso per scavare i tronchi , seguendo questa logica è il tronco che va montato sul mandrino e la mecchia va montata fissa e ferma sul contropunta. Non il contrario!
Per fissare il tronco al mandrino bisogna modificare le ganasce originali , cioè visto che si lavora con un pezzo molto lungo intorno ai 25-30 cm e il centro del tronco mano a mano che ci sia allontana dal mandrino tende con la velocità a sbandare è necessario tenerlo fermo in modo più sicuro possibile. Fermo e centrato. Ad alte velocità se inizia a scentrare il pezzo è qualcosa di veramente pericoloso, si lavora a sbalzo dopotutto. Sostanzialmente anche qui lavoretto facile per uno del mestiere alle ganasce basterebbe saldare 3 mezzelune ricavate da un tubo di ferro , mezzelune lunghe indicativamente 20 cm quel tanto per abbracciare almeno 3/4 del tronco.
altro particolare: più grosso è il mandrino più inerzia c'è e quindi meno fatica in teoria fa il motore. La mecchia larga 11 cm oppone parecchia resistenza al legno, la superficie da scavare è molta ci vuole un tornio con potenza (ecco perchè torni medio -grossi) e appunto con mandrini grossi e pesanti se possibile proprio per agevolare lo scavo.
non riusciresti a scavare con quella punta così grossa montata su un normale trapano , nemmeno il più grosso in commercio perchè ti spaccherebbe le braccia se la mecchia si punta di traverso , la velocità per lavorare il legno è di solito alta pensa che potenza si scaricherebbe di colpo su di te. Secondo me comunque anche volendo provare nemmeno si riuscirebbe a partire.
Talvolta fiducioso di non farmi male
adirittura con le mecchie piccoline da 28-32 mm per fare i fori di ingresso utilizzando un trapano a mano senza frizione se mi si puntano un po' a profondità di 2-3 cm mi si incrociano le braccia e il trapano ovviamente non cede prima di mollare il pulsante dell'acceleratore. E' un inconveniente spiacevole perchè può far male in modo molto grave. Il metodo certamente più sicuro è usare trapani a colonna.
E' evidente quindi che tronco e mecchia devono lavorare da soli , cioè montati su una macchina e l'operatore deve solo dare comandi senza interagire direttamente con le forze in gioco.
Il trapano a colonna è un alternativa del tornio , è lo stesso modo di scavare però in verticale. E' più vantaggioso perchè non si lavora a sbalzo ma dritti. Il mandrino andrebbe sostituito con un mandrino grosso (da tornio) lavoro anche qui da artigiano, e poi creare nel piedestallo un sistema di ganasce per tenere saldo il tronco. Con il trapano quindi è la punta che gira e non il pezzo pertanto ci vuole tutto molto grosso e con motori potenti.
ciao