Io non ho fatto molti tronchetti ma li ho sempre lavorati freschi sia per comodità sia per la facilità dii scavo. Non ho avuto problemi di fessurazione iniziale, solo dopo qualche stagione alle intemperie.
inizialmente avevo fatto fatto una serie con un tronco di betulla: facile da scavare belli esteriormente (per me) ma non erano stati apprezzati dagli uccelli
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in diversi anni nessuna occupazione eccetto una volta con esito finale negativo. probabilmente il legno di betulla trattiene molto l'umidità. Ho dovuto abbandonarli.
Poi ho avuto l'occasione dei tronchi di abete, facili da scavare, leggeri ma credo di durata limitata. questi sono due che ho fatto ormai da 4 anni e mai esposti e non presentano fessurazioni
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mentre i loro contemporanei che hanno ormai 4 stagioni di uso con successo sono più o meno fessurati e ho dovuto mettere un filo di ferro di sicurezza. Inoltre le corteccia inizia a staccarsi ma questo lo ritengo normale.
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Un legno che mantiene bene la struttura è la tuja, però mi ricordo la difficoltà di lavorazione: legno compatto e resinoso, per me una esperienza da non ripetere. Questo è un nido in attività da tre anni sempre utilizzato
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un altro legno utilizzato è il salice: vecchio tronco già scavato dal picchio, quindi è costato poca fatica ed ora occupato da due anni dall'assiolo.
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