ciao,
si guarda, mi scuso davvero per quanto scrivo certe volte (è incontrollabile per me su certe cose
abbiate pietà )...
i post lunghi annoiano, cercherò di esprimermi più schematicamente;
Venendo al tuo nido
1) l'ulivo come pianta in se, in particolare quelli datati sono tra le piante che in maggior modo offrono cavità dove potre nidificare. Di conseguenza gli uccelli interessati senz'altro ci fanno qualche ispezione al tronco, se poi parliamo di piantagioni di ulivi (anche di qualche decina di piante, non chissà cosa) ne sono ancora più attratti. Nel tuo caso visto che gli ulivi sono tuoi e non credo li tratti con prodotti chimici a scopi di produttività ecc io un nido lo lascerei, magari non lo stesso ma se ti capita di averne o costruirne un altro...opterei per un nido a foro medio-grande, 40 mm andrebbe a genio per torcicolli e magari codirossi...se pensi, aspetta a metà marzo per installare così i migratori si trovano il nido libero appena posizionato.
Apparte questo, il nido che hai ora andrà benissimo anche sul muro, nelle modalità che hai pensato, con pazienza e fortuna qualche cinciarella potrà andarci senza problemi.
2) mi fa piacere approciarsi con comprensione nei diversi punti di vista, riguardo le attività di monitoraggio. Attività simili mi sento di paragonarle ad attività di inanellamento per dire, comunque uno stress agli uccelli viene lanciato senza dubbio. La tecnologia la considero anch'io la miglior soluzione per interferire il meno possibile con la nidiata, certo che da un punto di vista sia economico che preparativo è applicabile soltanto in situazioni particolari e meritevoli di documentazione. (per le specie che tratti tu si capisce già tutto) .
Nel mio caso , o comunque riferendomi a installazioni di massa diciamo, la tecnologia applicata a ogni singolo nido diverrebbe improponibile fin da subito. Questo non la considero una scusa valida per poter prendermi le decisioni che voglio sulle nidiate, la loro buona riuscita fino alla fine deve essere l'obiettivo basilare che accantona prontamente in caso di minino disturbo studi, ricerche e storie varie. Considerando e avendo piena conoscenza di ogni singola specie ospite i problemi si possono affrontare e raggirare con furbizia garantendo nonostante i regolari soppraluoghi la tranquillità che la coppia di uccelli richiede fino al completo involo dei pulli almeno. Insomma difficile da spiegare, tu sai tutto meglio di me sicuramente , in questo mio piccolo capitoletto spero comunque di aver reso come la vedo.
Problema formiche: spesso si insediano in casette nido poste all' ombra, all' umido , i sottobschi sono l'ambiente ideale. Meglio installare nella mezzombra o al sole diretto garantito per almeno metà giornata o più. Poi va a casi, fortuna o meno. Se becchi la pianta che ha già nidi di formiche o che l'hanno appena alla base del tronco hai giustamente poche possibilità che la casetta passi inosservata ....e inoccupata di conseguenza.
ciao